Un sistema salute più integrato: quando la collaborazione genera valore
In un contesto sanitario sempre più complesso e in continua evoluzione, la capacità di costruire partnership solide e modelli organizzativi efficienti è essenziale per garantire cure di qualità e sostenibilità al sistema salute. L’innovazione, infatti, non si esprime solo nei progressi terapeutici, ma anche nella creazione di reti e protocolli che facilitano la diagnosi, migliorano la gestione dei pazienti e promuovono una visione condivisa tra i diversi protagonisti del percorso di cura. In questa prospettiva si inserisce Alliance, l’iniziativa sostenuta da Novartis, nata con l’obiettivo di rafforzare la collaborazione tra ematologi e trasfusionisti nella gestione dei pazienti con policitemia vera.
La policitemia vera è una malattia mieloproliferativa cronica che richiede un attento monitoraggio e una gestione terapeutica mirata che coinvolge diverse figure specialistiche: l’ematologo, responsabile della diagnosi e del trattamento, e il medico trasfusionista, che spesso interviene per la gestione terapeutica mediante salassi o altre procedure ematiche. Tuttavia, nella pratica quotidiana, il dialogo tra queste due figure non è sempre strutturato, e la mancanza di percorsi condivisi può tradursi in disomogeneità nella presa in carico dei pazienti.
Per rispondere alla necessità di una maggiore integrazione nasce Alliance, un progetto che punta a creare una partnership strutturata tra ematologi e trasfusionisti, con l’obiettivo di ottimizzare la gestione clinica dei pazienti con policitemia vera e migliorare l’appropriatezza terapeutica. Il progetto prevede la realizzazione di percorsi condivisi per la diagnosi, il monitoraggio e la gestione del paziente, favorendo il dialogo tra specialisti e l’uniformità delle procedure. Grazie a questa collaborazione, è possibile semplificare il percorso clinico-assistenziale, ridurre la variabilità tra i centri e migliorare la qualità di vita dei pazienti, che beneficiano di un approccio multidisciplinare più fluido e coordinato. Oltre all’impatto clinico, Alliance rappresenta anche un modello di innovazione organizzativa: un esempio concreto di come la collaborazione tra discipline e la costruzione di sinergie professionali possano tradursi in un miglioramento reale dei processi di cura. L’iniziativa favorisce anche un dialogo più stretto tra ospedali e territorio, contribuendo a ridurre la variabilità dei trattamenti e a promuovere la diffusione di buone pratiche cliniche in tutto il sistema. Alliance non è solo un progetto, ma un modo diverso di interpretare la medicina moderna: come un ecosistema collaborativo in cui ogni specialista partecipa a una rete di responsabilità condivisa. Un modello che può essere esteso anche ad altre aree terapeutiche, a testimonianza della volontà di Novartis di sostenere l’evoluzione del sistema salute, non solo attraverso la ricerca di nuove soluzioni terapeutiche, ma anche grazie al supporto di modelli organizzativi più integrati e sostenibili. Nel percorso verso un sistema più efficiente e centrato sul paziente, Alliance dimostra che l’innovazione non è fatta solo di scienza, ma anche di relazioni, competenze e collaborazione.
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