Da Quore a Cuore: una campagna per rimettere al centro il paziente cardiovascolare

“Da Quore a Cuore” è la campagna di patient support che incoraggia il monitoraggio costante del colesterolo LDL e il dialogo continuo con il cardiologo, per rivalutare la gestione del rischio, prevenire eventi cardiovascolari e ritrovare un cuore sano e sotto controllo

Il passaggio da un “Quore” a un vero Cuore è rappresentato dal simbolo della campagna, il “hand-heart gesture”: due mani disallineate che si ricompongono in un cuore perfetto. Un gesto semplice, riprodotto anche in una statua, che richiama l’importanza della cura quotidiana fatta di piccoli ma fondamentali atti: confrontarsi con gli specialisti e seguire la terapia.

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Piazza XXV aprile, Milano: installazione dell iniziativa.

I numeri confermano l'urgenza: secondo IQVIA Italia, un paziente su tre ad alto rischio cardiovascolare resta escluso dai percorsi di cura. Il 25,6% degli italiani soffre di ipercolesterolemia e ogni anno si registrano circa 400.000 ricoveri per eventi cardiovascolari. “Questi dati - sottolinea Gianfranco Sinagra, Presidente Eletto della Società Italiana di Cardiologia (SIC) - non sono statistiche astratte, ma storie di persone e famiglie che pagano le conseguenze di una gestione frammentata. Serve una rete capillare e trattamenti accessibili ovunque”.

Il Rapporto evidenzia inoltre un forte divario territoriale: al Nord più diagnosi, al Sud più complicanze dovute a scarsa prevenzione e difficoltà di accesso agli specialisti. “Il territorio - osserva Fabrizio Oliva, Past President ANMCO - può essere un alleato o un ostacolo. Rendere disponibili ovunque i trattamenti innovativi significa colmare le disuguaglianze”.

Ma oltre agli ostacoli pratici, ci sono barriere psicologiche: il 36% dei pazienti vive la propria condizione con ansia e sfiducia, e il 40% dichiara di non aver compreso le informazioni ricevute.

La campagna, promossa con il patrocinio di AISC e Fondazione Italiana per il Cuore, si rivolge in particolare ai pazienti con malattia cardiovascolare aterosclerotica e a chi ha già vissuto un evento acuto o fatica a seguire la terapia. Prevede oltre 130 eventi locali in tutta Italia, incontri gratuiti con specialisti, materiali divulgativi, un programma online e contenuti educativi personalizzati. L'obiettivo è aumentare la consapevolezza del rischio e favorire una relazione di fiducia tra medico e paziente.

Dobbiamo garantire aderenza, monitoraggio e semplicità nei percorsi di cura - afferma Gianfranco Sinagra - valorizzando anche quelle soluzioni terapeutiche con frequenza di somministrazione e tollerabilità vicine alle esigenze del paziente”.

E a proposito di terapie, Fabrizio Oliva ricorda: Oggi abbiamo a disposizione trattamenti innovativi che, se resi accessibili ovunque, possono contribuire a colmare il divario territoriale, migliorando l’efficacia della prevenzione secondaria anche nelle aree più fragili”.

Perché prendersi cura del cuore non significa solo fare una diagnosi, ma accompagnare ogni giorno le persone con fiducia, iniziative concrete e terapie innovative.

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